Autonomia e mobilità per anziani e disabili

L’autonomia e la mobilità sono per tutti noi un aspetto importantissimo della vita quotidiana ma per gli anziani e per i disabili possono essere un grande ostacolo. Esistono tuttavia oggi giorno numerosi strumenti che aiutano e agevolano l’autonomia delle persone che l’hanno in parte o del tutto perduta. Questi strumenti possono essere dei tutori da indossare che fungono da supporto articolare o addirittura sostituiscono l’articolazione stessa, parliamo dunque di ortesi o di protesi funzionali sia per l’arto superiore che per l’arto inferiore, ma non solo. Quando invece la difficoltà nella deambulazione deve essere supportata con altri tipi di strumenti possiamo ricorrere agli ausili per la deambulazione che possono essere meccanici oppure elettronici. Fra gli ausili meccanici ricordiamo il deambulatore, i rollator e vari tipi di bastoni o stampelle che servono ad aiutare il cammino del paziente sempre in autonomia. Quando questa autonomia è ulteriormente ridotta possiamo ricorrere alle carrozzine, alle carrozzine elettroniche, o agli scooter elettronici.

In questa guida passeremo in rassegna tutte le tipologie di tutori, ausili per la deambulazione ed ausili per la mobilità esistenti oggi in commercio… tantissime soluzioni alle quali è possibile ricorrere, per farlo è però necessario affidarsi alla consulenza di un centro specializzato in articoli sanitari e ortopedici come Ortopedia Vimedical di Vicenza, azienda con esperienza pluriennale, convenzionata ASL e INAIL, che ci ha messo a disposizione tutta la sua esperienza per la realizzazione di questa guida.

Tutori come supporto

Un tutore è uno strumento ortopedico che ha finalità di sostegno, correzione e supporto funzionale in caso di esiti di frattura, patologie dei legamenti, paralisi muscolari o esiti invalidanti di queste o altre patologie. Può essere più o meno vincolante o correttivo a seconda del risultato che si vuole ottenere.

Fra i più diffusi e conosciuti ricordiamo le ginocchiere, le cavigliere, i busti, le polsiere i collari e molti altri ancora.

Possono essere standard o su misura. Fra i prodotti standard ricordiamo che la qualità del tutore dipende in larga misura dalla qualità dei materiali impiegati e dall’accuratezza del confezionamento, pertanto un tutore economico sarà per i motivi sopra citati un tutore che darà una scarsa sicurezza e una protezione risibile.

I tutori non sono, come molti pensano, un oggetto da utilizzare in modo autonomo senza problemi, ma devono essere consigliati da esperti del settore, ossia i Tecnici Ortopedici, in quanto ogni tutore viene realizzato per una particolare patologia e non è universalmente efficace per tutto. Inoltre la misura, il modo di indossarlo e il corretto utilizzo determinano il funzionamento più o meno efficace di questo strumento.

L’utilizzo “fai da te” di questi strumenti può addirittura essere dannoso in quanto se non si è esperti si rischia di limitare la libertà articolare o addirittura di portare fuori dal corretto asse il movimento delle nostre articolazioni, o di comprimere in modo eccessivo alcuni comparti articolari, pertanto rivolgiti sempre ad un Tecnico Ortopedico.

VANTAGGI NELL’UTILIZZO DI TUTORI:

  • Sicurezza nei movimenti
  • Sostegno articolare
  • Protezione da infortuni
  • Riduzione del dolore
  • Ripresa più rapida delle attività
  • Supporto durante la riabilitazione

Le protesi

Le protesi ortopediche esterne sono uno strumento meccanico artificiale che, per quanto possibile, cerca di mutuare nell’aspetto e nella funzione un arto mancante o una parte di esso. Possono essere di vario tipo, estetiche, meccaniche o elettroniche a seconda della funzione o del funzionamento dello stesso.

Per un approfondimento sulle protesi ortopediche e per eventuali richieste di informazioni su questo tipo di prodotto, vi invitiamo a consultare direttamente la pagina dedicata del sito Vimedical.

Ausili per la deambulazione

Gli ausili per la deambulazione sono dei supporti dotati di impugnature ergonomiche che aiutano il paziente o l’anziano nella deambulazione in autonomia. I più semplici in assoluto sono i bastoni o le stampelle. Esistono poi dei presidi a 4 gambe, chiamati deambulatori, che presentano puntali di gomma antiscivolo su tutte le gambe o che a volte possono presentare 2 ruote alle estremità delle gambe anteriori, mentre altri ancora possono avere 4 ruote, in questo caso si chiamano rollator, e possono avere dei freni e anche una seduta.

Per una deambulazione corretta, quando non è più possibile camminare in maniera indipendente e sicura, sono utili tutti quegli ausili per deambulazione che sostengono il passo e donano quell’equilibrio e quella certezza nell’incedere che viene a mancare, causando cedimenti del piede e cadute anche pericolose.

Come scegliere il più adatto

La  loro scelta dipende dalla gravità dei disturbi della deambulazione: si può trattare di una perdita del baricentro di equilibrio, da regolare con un ausilio unilaterale, o di una parziale inabilità all’uso degli arti inferiori per mancanza di forza o per patologie dolorose come l’artrosi.

Bastoni o stampelle

Il bastone o la stampella è un ottimo appoggio per i pazienti che hanno problemi di affaticamento su un arto, mancanze di equilibrio e difficoltà di deambulazione transitoria a seguito di infortuni o interventi.

A seconda del tipo di appoggio, si distinguono in bastone classico con un solo piede, in tripode o quadripode-tetrapode rispettivamente con tre o quattro punte di appoggio, in stampelle (o bastoni canadesi) che hanno un appoggio anche sulla parte posteriore dell’avambraccio e in grucce che hanno l’appoggio sotto alle ascelle.

Per l’uso di questi presidi è importante regolare la lunghezza in base all’altezza e alla comodità dell’utilizzatore, ricordiamo che il gomito deve rimanere leggermente piegato per mantenere bene l’equilibrio e l’impugnatura deve essere morbida e confortevole.

Deambulatori e rollator

Qualora i bastoni non fornissero più un supporto adeguato si può passare all’utilizzo dei deambulatori. Il deambulatore è divenuto in pochi anni uno strumento d’uso comune per gli anziani, che possono contare ancora su una propria autonomia anche quando le gambe non riescono a sostenere più una camminata fluida e sicura. Molte volte bisogna però superare una prima fase di rifiuto dell’utilizzo dello stesso cercando di accompagnare l’anziano verso l’accettazione di questo strumento che determinerà un miglioramento notevole dell’autonomia del paziente nonché della sua sicurezza.

Consiste in un carrellino dotato di 4 gambe e 2 impugnature su cui poggiare entrambe le mani, per un’impugnatura salda. Il deambulatore “cammina” davanti al paziente, essendo molto leggero esso si può staccare dal pavimento o spingere per essere riposizionato poco più avanti del paziente, che avrà quindi un supporto sicuro su cui caricare il peso del corpo per compiere il passo in avanti in sicurezza.

Gli anziani più dinamici trovano molto pratico il rollator, perché dotato di cestino portaoggetti di freni e di un sedile per riposare dopo una passeggiata più lunga.

Ausili per la mobilità

Quando si parla di ausili per la mobilità si intendono tutti quei supporti che consentono, o quanto meno facilitano, gli spostamenti ed i trasferimenti delle persone che hanno una disabilità motoria.

Regine di questi strumenti sono le carrozzine, esse sono sedie che possono avere ruote grandi (autospinte) con le quali il paziente stesso si spinge in autonomia oppure ruote piccole (da transito) nella quali il paziente viene movimentato da un assistente.

La sedia a rotelle è utile dunque per le persone che sono totalmente o parzialmente immobilizzate per operazioni chirurgiche molto invasive, o che non possono camminare per brevi o lunghi periodi di tempo, o per pazienti dalla capacità motoria ridotta che devono affrontare lunghi tragitti a piedi. 

Le carrozzine in commercio sono davvero tantissime, ma è necessario ricordare che ogni persona ha esigenze diverse, e la scelta del proprio ausilio è di fondamentale importanza. Per stabilire le reali necessità dell’utilizzatore e scegliere il prodotto con le caratteristiche adeguate ad esse è importante affidarsi alla professionalità del medico o del Tecnico Ortopedico.

Le carrozzine si possono dividere in due grandi categorie: carrozzine manuali ed elettroniche, in questa sezione vedremo le carrozzine manuali.

Carrozzine manuali

Le carrozzine manuali si dividono in tre categorie, standard, leggere e superleggere, e le caratteristiche che le differenziano sono il peso e la possibilità di regolazione.

Cosa concorre e renderle più o meno pesanti?

Sono vari fattori, come i materiali, il telaio e gli accessori.

I materiali possono essere più o meno pregiati e di conseguenza più o meno leggeri/robusti, e questo non riguarda solo la parte metallica dell’ausilio.

Il telaio è un altro fattore che determina il peso di una carrozzina, infatti le due grandi famiglie sono costituite da: telaio pieghevole o telaio rigido. In questo caso la diminuzione del peso è data dal minor impiego di materiali nelle carrozzine a telaio rigido a fronte di un utilizzo di materiali più sofisticati per garantirne comunque la robustezza.

Le carrozzine a telaio rigido rientrano quasi esclusivamente nella categoria delle carrozzine superleggere. L’incidenza sul peso dei materiali utilizzati è a volte notevole: si passa dagli 8 Kg di una carrozzina a telaio rigido al titanio ai 12 Kg di una pieghevole in lega di alluminio ai 16 Kg di una in materiali meno nobili. All’interno di questo range vi sono varie possibilità di scelta a seconda delle varie tipologie di utenza e di necessità.

Anche gli accessori determinano l’aumento o la diminuzione del peso complessivo di una carrozzina come ad esempio le spondine, le pedane poggia piedi, i braccioli, i cuscini e gli schienali posturali. Anche le ruote naturalmente hanno un loro peso, e possono essere piene o a pressione, removibili oppure fisse.

Perché è importante scegliere la carrozzina in modo corretto

L’obiettivo principale di una carrozzina è che l’utente ottenga mobilità e comfort ottimali. Una carrozzina inadatta, oltre ad essere scomoda, può far scivolare, inclinare, o adottare una postura innaturale al paziente e potrebbe causare problemi a lungo termine. Perciò dovrebbe sempre essere la carrozzina ad adattarsi alle esigenze dell’utente e non il contrario, ecco perché dovreste fare questa valutazione con un Tecnico Ortopedico abilitato.

Quando valutate la mobilità di una carrozzina, dovete tenere in considerazione alcuni fattori: il modo in cui il peso si distribuisce sulle ruote, il baricentro, il terreno sul quale verrà utilizzata e gli aspetti tecnici (dimensioni, materiali, tipo di ruote, ecc.).

La distribuzione del peso fra ruote anteriori e posteriori e il baricentro

La distribuzione del peso dell’utente di una carrozzina fa riferimento alla proporzione in cui esso viene suddiviso fra le ruote anteriori e quelle posteriori. In genere, maggiore è la quantità di peso che posa sulle ruote anteriori, maggiore sarà l’attrito, perciò maggiore sarà lo sforzo richiesto per muoverla, anche se otterrete più stabilità. Una distribuzione classica con il 50% del peso gravante sulle ruote posteriori e il 50% su quelle anteriori (tipico delle carrozzine standard) garantirà stabilità, ma richiederà anche uno sforzo maggiore per spostarsi – è perciò più indicata quando non sarete voi stessi a spingervi. Una distribuzione gravante all’80% sulle ruote posteriori e al 20% su quelle anteriori, al contrario, vi fornirà maggiore mobilità e sarà più attiva. È perciò consigliabile nei casi in cui l’utente abbia sufficiente forza nelle braccia. Essere in grado di spostare il baricentro della vostra carrozzina vi consentirà di regolare al massimo la distribuzione del peso. In genere, le carrozzine leggere in alluminio vi permettono di farlo spostando le ruote posteriori in avanti, indietro, verso l’alto e verso il basso. Più indietro e in alto posizionerete il baricentro, maggiore sarà il peso che graverà sulle ruote posteriori, fornendovi maggiore mobilità ma minore stabilità.

Fattori meccanici della carrozzina

Le ruote giocano un ruolo chiave nella mobilità della vostra carrozzina. Quando ne scegliete il materiale, considerate che gli pneumatici sono più comodi e permettono l’assorbimento degli urti, ma producono maggior attrito. Al contrario, ruote piene mal si adattano ai terreni più duri, ma facilitano la mobilità. Per ciò che riguarda la dimensione delle ruote, più piccole sono, meno attrito produrranno, dal momento che vi sarà una minore superficie di contatto con il terreno, ma ciò ne ridurrà anche la presa. Sia in termini di materiali, che di dimensioni delle ruote, dovete aver chiaro su quale terreno userete la carrozzina. Più soffice sarà, maggiore sarà l’attrito e lo slancio necessario per muovervi. La distanza fra le ruote influenzerà notevolmente mobilità e stabilità. Minore sarà il passo, maggiore sarà la manovrabilità e la capacità di curvare della carrozzina, tuttavia, come già detto, una maggiore mobilità di solito è sinonimo di minore stabilità.

Il terreno su cui sarà utilizzata la carrozzina

Per ciò che concerne l’utilizzo di una carrozzina manuale bisogna aver chiaro se la maggior parte dell’uso sarà al chiuso o all’aperto, nel secondo caso, o per praticare uno sport, è meglio che le ruote anteriori siano più piccole, per permettere cambi di direzione più rapidi. All’esterno, o su terreni accidentati, è invece preferibile avere ruote anteriori più grandi, poiché la superficie di contatto a terra è maggiore e le imperfezioni del suolo vengono assorbite.

Le dimensioni della carrozzina sono molto importanti sia in ottica posturale che di sicurezza, consigliamo sempre di farsi seguire da un Tecnico Ortopedico per evitare di fare scelte inadeguate. Per fare alcuni esempi con una seduta troppo larga l’utente per autospingersi dovrà allargare di più le braccia per afferrare i corrimani delle ruote facendo più fatica e sollecitando catene muscolari errate. Anche la profondità di seduta è importante per distribuire le pressioni del carico del corpo ed evitare piaghe da decubito, come anche la corretta regolazione dello schienale sia esso tensionabile o un vero sistema di postura per il tronco, non solo per accogliere in maniera comoda il paziente, ma anche come funzione posturale.

Ausili elettronici per la mobilità

Gli ausili elettronici per la mobilità si dividono in tre categorie: le carrozzine elettroniche, gli scooter e i kit di propulsione.

Carrozzine elettroniche

Una carrozzina elettronica è una carrozzina dotata di sistema di propulsione proprio ed integrato ad un sistema di guida utilizzabile dall’utente o dal caregiver. Essa offre la possibilità di muoversi in autonomia sia all’interno che all’ esterno degli ambienti.

Cosa bisogna sapere prima di acquistare una carrozzina elettronica

Esistono tre principali tipologie di propulsione ossia carrozzine a propulsione sulle ruote anteriori, sulle ruote centrali e sulle ruote posteriori.

Le carrozzine elettroniche a trazione anteriore sono le più adatte al superamento degli ostacoli in quanto le ruote anteriori sono le prime a venirne a contatto e la trazione di spinta le consentono in modo più agevole il superamento degli stessi. Se si usa la carrozzina soprattutto all’aperto, gli ausili a trazione anteriori sono la scelta più corretta.

Le carrozzine elettroniche a trazione centrale sono dotate di una base con tre coppie di ruote di cui le centrali che generalmente sono più grandi sono quelle dotate di trazione. Questa configurazione consente una migliore stabilità. Questa tipologia di carrozzine è adatta sia per l’uso interno che per l’uso esterno, perché il raggio di sterzata è meno ingombrante rispetto a una carrozzina a trazione anteriore o posteriore.

Infine le carrozzine elettroniche a trazione posteriore hanno due coppie di ruote, due anteriori e due posteriori di cui queste hanno la trazione. Queste carrozzine sono ben adattabili sia all’ambiente esterno che interno, hanno generalmente un passo più corto delle carrozzine a trazione centrale ma un raggio di sterzata più ampio. Utilizzare una carrozzina elettronica a trazione posteriore è comunque più complicato rispetto a quella a trazione centrale, poiché il centro di rotazione non si trova sotto il baricentro corporeo dell’utente.

Le carrozzine si distinguono fra loro anche per le varie caratteristiche e per i vari accessori di cui possono essere dotate, per la potenza dei motori, la velocità massima che possono raggiungere e l’autonomia delle batterie. Alcune carrozzine possono essere pieghevoli e trasportabili in auto, altre possono avere accessori come il basculamento elettronico della seduta oppure il lifter che permette di alzare la seduta. I comandi elettronici sono programmabili in base alla capacità di guida e all’autonomia del paziente. Per tutte queste ragioni, essendo uno strumento al tempo stesso facile da usare ma complesso da regolare, è consigliabile operare la scelta della carrozzina adeguata sotto la guida di un Tecnico Ortopedico abilitato.

Scooter elettronici

Questa tipologia di ausili aiuta le persone con problemi motori e di deambulazione ad acquisire maggiore indipendenza ed autonomia soprattutto quando sono fuori casa consentendo di muoversi liberamente nella città in luoghi aperti e chiusi. Gli anziani e i disabili fanno molta fatica a superare le barriere architettoniche presenti nelle città, muoversi all’esterno anche per brevi tratti crea un forte disagio a queste persone e lo scooter può essere la soluzione che consente una maggiore indipendenza nella mobilità.

Gli scooter per anziani sono facili da guidare, alcuni modelli sono anche richiudibili e questo consente di caricarli facilmente in macchina o sui mezzi pubblici e garantisce alle persone affette da difficoltà motorie maggiore libertà qualunque sia la destinazione.

Possono essere utilizzati da tutti, hanno un comodo manubrio dotato di acceleratore e retromarcia e un intuitivo cruscotto di controllo. Il sedile può ruotare facilmente per agevolare la seduta dell’utilizzatore che, in questo modo, potrà parcheggiare con facilità anche vicino ai muri, oppure potrà girarsi verso il tavolino per prendere un caffè al bar. Inoltre tutti i modelli sono dotati di cestino portaoggetti, di fari per la visione notturna e di luci per le frecce o lo stop.

Questo tipo di ausilio è sicuro, ecologico e può essere guidato praticamente ovunque, perché il codice della strada definisce gli scooter di questo tipo non veicoli ma dispositivi medici e per questo è consentito di circolare senza patente e nelle zone riservate ai pedoni. Perciò si potranno percorrere strade asfaltate (in caso di assenza di marciapiedi), marciapiedi, superfici sterrate, zone ztl, piste ciclabili e così via. Ma esso potrà essere utilizzato anche in ambienti chiusi quali centri commerciali, negozi, bar, centri medici.

Inoltre bisogna ricordare che è possibile usufruire delle agevolazioni fiscali per gli aventi diritto, sia come detrazione che come iva agevolata.

Le caratteristiche principali per la scelta di uno scooter elettrico sono:

  • Velocità massima raggiungibile
  • Pendenze affrontabili
  • Autonomia in km
  • Dimensioni

Alcuni scooter possono raggiungere i 15 km/h, anche se ricordiamo che la velocità da tenere negli ambienti chiusi ( es. centri commerciali ) è di 5 km/h.

Altri sono in grado di superare pendenze di oltre il 20% e, a seconda della batteria, possiamo avere mezzi che superano i 40 km di autonomia.

Per quanto riguarda le dimensioni ovviamente più potente sarà lo scooter più le dimensioni saranno importanti.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di uno scooter?

Vantaggi:

  • Non devi fare un’assicurazione per circolare in strada
  • E’ esente da bollo
  • Non serve una patente di guida
  • Si può utilizzare all’interno dei locali ed edifici pubblici
  • Ti da una maggiore indipendenza

Svantaggi:

  • Non copre lunghe distanze 

Ricordiamo infine che lo scooter non è un veicolo ma un ausilio, pertanto non deve essere targato e lo si può utilizzare nelle strade solo in mancanza di un marciapiede o di una pista ciclabile.

Kit di propulsione

I kit di propulsione possono essere utilizzati sulle carrozzine non motorizzate in modo da renderne più agevole l’utilizzo. Si dividono in kit che possono essere utilizzati dal paziente, kit che possono essere utilizzati dall’accompagnatore e kit che possono essere utilizzati da entrambi. Utilizzano vari tipo di sistemi propulsivi, dalle ruote proprie di spinta indipendenti da quelle della carrozzina a veri e propri motori inseriti direttamente nelle ruote della stessa. Sono di varie dimensioni pesi e potenze.

Servono per “trasformare” una carrozzina normale in una motorizzata senza perdere la possibilità di caricarla agevolmente in auto o di trasportarla dove si vuole ( mezzi pubblici, aerei, ecc. ).

Vantaggi dei kit di propulsione:

  • Facilitano il paziente e anche l’accompagnatore
  • Sono facilmente trasportabili
  • Sono facilmente adattabili
  • Consentono di utilizzare la carrozzina in modalità manuale o motorizzata

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