Tavolini da letto per disabili: cosa sono, a cosa servono, come acquistarli

I tavolini da letto per disabili sono strumenti fondamentali per garantire un buon tenore di vita a chi è costretto a letto, a prescindere dal fatto che tale condizione sia permanente o temporanea. Per giunta, facilitano anche l’attività di assistenza. Rappresentano un dispositivo molto diffuso presso ospedali e istituti di cura, ma possono essere acquistati anche per i contesti domestici. 

Ne parliamo qui, dando conto dell’utilità di questi dispositivi e fornendo una panoramica dei modelli a disposizione. Infine, offriremo informazioni su costi ed eventuali agevolazioni. 

Tavoli da letto per disabili, dispositivi per una migliore qualità della vita

I tavoli da letto per disabili sono esattamente ciò che il loro nome suggerisce: dei tavolini che consentono di consumare bibite e vivande senza alzarsi dal letto. Ovviamente, sono sempre e comunque mobili, o almeno dovrebbero esserlo, in modo da facilitare il trasporto di piatti, bicchieri, posate etc. 

Sono strumenti molto utili in quanto permettono al disabile, o a chi è semplicemente costretto a letto, di consumare i pasti con la massima comodità. Ad ogni modo, ecco una panoramica dei vantaggi. 

  • Autonomia. I tavoli da letto per disabili restituiscono un po’ di autonomia ai disabili, o almeno a coloro che possono ancora muovere gli arti superiori. L’alternativa, visto che il gesto di alzarsi dal letto è spesso precluso, è farsi imboccare direttamente dal care giver. 
  • Sofferenza fisica. Per chi non è assolutamente costretto a letto, ma in linea teorica potrebbe alzarsi, i tavoli da letto per disabili consentono di consumare i pasti senza dover sforzare articolazioni, muscoli etc. Insomma, rimanendo comodi.
  • Pulizia. I tavoli da letto per disabili consentono di mantenere pulito il letto, le lenzuola e in generale l’ambiente. Consumare i pasti “così come viene”, magari facendosi imboccare cucchiaio dopo cucchiaio da un caregiver, comporta il rischio di sporcarsi con il cibo.
  • Attività del care giver. E’ ovvio: l’impiego costante dei tavoli da letto per disabile solleva il caregiver dall’onore di imboccare in prima persona l’assistito. Questi infatti può fare da sé, e consumare i pasti quasi come se fosse seduto a tavola. 
tavolino da letto

I principali modelli di tavoli da letto per disabili

Nell’immaginario collettivo i tavoli da letto per disabili sono prodotti uniformi, nel senso che uno vale l’altro e non vi sono differenze tra i vari prodotti. In realtà, i modelli possono differenziarsi parecchio tra di loro, incidendo così sull’esperienza d’uso. Ecco alcuni parametri che dovrebbero essere presi in considerazione quando si sceglie un tavolo da letto.

  • Design. Può sembrare un elemento venale, e d’altronde stiamo parlando di assistenza medica o paramedica. Tuttavia, dal momento che i tavoli vengono impiegati più volte al giorno, è bene che esprimano un design gradevole. L’estetica, così come l’ordine, può giocare un ruolo importante per il tenore di vita e finanche per l’umore. 
  • Materiali. La combinazione perfetta è quella acciaio-legno. In acciaio è il telaio, mentre il legno forma la superficie orizzontale, il ripieno che funge concretamente da tavolo. Il primo è solido, il secondo è più caldo e quindi più comodo da utilizzare. Esistono comunque modelli che fanno ampio uso di plastiche, magari rinforzate. 
  • Flessibilità. Alcuni tavoli presentano la superficie reclinabile, in modo da adattarsi alle esigenze dell’utilizzatore. Inoltre, possono essere regolati in altezza. Di nuovo, lo scopo è soddisfare le necessità di chi è costretto al letto.
  • Accessori. Alcuni tavoli sono dotati di accessori, come delle barre per l’antiscivolamento oppure dei fori per posizionare il bicchiere (se in plastica o carta). 

Quanto costano i tavoli da letto per disabili?

I tavoli da letto per disabili non costano molto. Certo, i prezzi sono molto variabili e dipendono dal design, dai materiali utilizzati, dalla presenza di accessori (come le barre antiscivolamento). Ad ogni modo, si parla di un range compreso tra gli 80 e i 200 euro.

Un’altra buona notizia è la possibilità di accedere a delle interessanti agevolazioni fiscali. La più importante è l’abbattimento dell’IVA, che passa dal 22% al 4%. A conti fatti, si tratta di un risparmio pari a un sesto-un quinto del prezzo di base. 

La seconda agevolazione consiste in una detrazione IRPEF del 19%. In buona sostanza, si sconta tale percentuale di spesa direttamente sulla tassa sul reddito. 

In entrambi i casi, l’agevolazione riguarda in generale i presidi medici e gli strumenti di assistenza sanitaria. 

Nel caso dell’IVA al 4%, infine, è necessario presentare un certificato che attesti l’effettivo stato di bisogno direttamente al commerciante (è lui a scontare l’IVA). 

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