I costi del montascale per la messa in posa: cifre e consigli

A quanto ammontano i costi del montascale? I dubbi riguardano non tanto la poltroncina in sé, quanto i lavori edili necessari all’installazione. Il timore è di spendere molto e di non potersi permettere un dispositivo che, a ben vedere, è in grado di risolvere molti problemi e consentire a chi soffre di problematiche motorie di frequentare liberamente anche i locali dell’abitazione posti al piano superiore.

Come vedremo, la situazione è solo all’apparenza complessa. Le cifre che si sentono in giro possono essere considerate alla stregua di una illusione ottica. Sono oggettivamente elevate, ma possono essere “abbattute” con relativa facilità. L’importante è sapere come fare. Ne parliamo in questa breve ma esaustiva guida. 

Quanto costa un montascale?

Dunque, a quanto ammonta il prezzo di un montascale? Nel complesso, dunque considerando la poltroncine, l’impianto e la messa in posa, si parla di alcune migliaia di euro.

Certo, occorre operare delle distinzioni in base ad alcuni criteri. Nello specifico in base al criterio del design e delle caratteristiche delle scale.

I montascale “sobri”, che esprimono un valore estetico ordinario costano meno dei montascale di design, che assumono la valenza di veri e propri oggetti di arredamento.

Analogamente, i montascale da montare nelle scale dritte costano meno dei montascale da montare nelle scale curve. Queste infatti forniscono un certo filo da torcere agli operatori, soprattutto per quanto concerne la posa delle guide. 

Ecco una tabella in grado di fornire una panoramica realistica delle cifre.

Tipologia di montascaleFascia bassaFascia mediaFascia alta
Montascale per scale dritte4.000 – 6.000 €6.000 – 9.000 €9.000 – 12.000 €
Montascale per scale curve5.000 – 7.000 €7.000 – 11.000 €11.000 – 15.000 €

I preventivi coprono in genere tutte le voci di costi del montascale, dunque sia i dispositivi che la messa in posa. Quest’ultima, tuttavia, può incidere più o meno pesantemente in base alle situazioni.

Per l’appunto, se la scala è dritta, e quindi impone un livello di difficoltà medio, la posa in opera occupa circa il 50% del costo totale. Se la scala è curva, può coprire fino al 70%. Da qui, la differenza tra le due righe “montascale per scale dritte” e “montascale per scale curve”.

Come abbattere i costi del montascale: risparmiare sul design

All’apparenza le cifre sono elevate e potrebbero risultare fuori portata per molte persone. In realtà, esistono alcuni metodi per abbattere i costi o, per lo meno, spostarsi verso modelli sì performanti, ma appartenenti alle fasce di prezzo più basse.

Il primo consiglio è di sacrificare l’unico elemento veramente sacrificabile, se proprio non se ne può fare a meno: il design. Certo, il montascale è tecnicamente una poltroncina, e come tutte le poltrone di casa impatta sull’arredamento, ma propendere per un modello magari ordinario, in grado di adattarsi a una grande varietà di stili, consente di risparmiare anche qualche migliaio di euro.

Ovviamente, è necessaria anche un po’ di fortuna. Per esempio, chi abita in appartamenti dotati di scale dritte di per sé risparmia un certo gruzzolo.

Va poi considerato una dinamica “di mercato”. I modelli a disposizione sono numerosi e fanno riferimento a numerosi brand/produttori. Ora, questi si riservano un certo margine di discrezione in fase di elaborazione del prezzo. In alcuni casi, predispongono all’offerta. Il consiglio, dunque, è di cercare con attenzione, non fermarsi ai primi modelli, visionare più preventivi. È probabile che, a parità di prestazioni, vi sia in giro un prodotto dal costo inferiore. 

Come abbattere i costi del montascale: accedere alle agevolazioni

Il consiglio più utile riguarda però l’aspetto fiscale, o per meglio dire normativo. Il legislatore ha infatti predisposto alcune importanti agevolazioni edilizie. Una di queste riguarda le opere per l’abbattimento delle barriere architettoniche, categoria cui può essere ascritta l’installazione del montascale.

L’agevolazione presenta il classico meccanismo, ovvero il recupero della somma mediante detrazione IRPEF di una parte della spesa. In questo caso, si detrae il 75% in cinque tranche, ovvero in cinque periodi di imposta. 

In alternativa è possibile optare per la cessione del credito. Si cede il diritto alla detrazione a una figura terza, magari proprio alla ditta che installa il montascale, e si ottiene uno sconto in fatture equivalente. In tal modo, il recupero del denaro – che per giunta si sviluppa nell’arco di anni – si trasforma in un risparmio immediato. Un dettaglio non da poco, per chi ha disposizione un budget limitato.

In tal caso, una spesa che si prefigurava pari a svariate migliaia di euro, diventa una spesa di pochissime migliaia di euro.

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