Poltrona ortopedica: cos’è, come funziona, quanto costa

La poltrone ortopedica è una soluzione vantaggiosa per chi soffre di problemi muscolari ma può rappresentare una risorsa anche per chi fa fatica a muoversi o addirittura versa in una condizione di disabilità. Tutto ciò al netto del benessere che genera anche in chi sta fondamentalmente bene e vuole semplicemente rilassarsi.

Non stupisce quindi l’enorme successo che le poltrone ortopediche hanno riscosso in questi anni. Ne parliamo qui, fornendo una panoramica delle funzioni di questi interessanti dispositivi e dando qualche consiglio per chi vuole scegliere un modello adatto alle sue esigenze. In chiusura, offriremo una stima il più possibile realistica dei costi.

Una definizione di poltrona ortopedica

Cosa si intende nello specifico per poltrona ortopedica? Semplice, una poltrona le cui componenti sono pensate per fornire sollievo dai dolori muscolari o, come minimo, per prevenirli. Lo schienale in particolare è realizzato con un design ergonomico, che accoglie la schiena e riduce al minimo la pressione sulla colonna vertebrale. 

Se si escludono sparute eccezioni, le poltrone ortopediche sono anche reclinabili e consentono virtualmente il mantenimento della posizione distesa. L’assunzione di questa posizione, o di quelle intermedie, è per molti un motivo di sollievo.

Alla luce di ciò, potremmo definire la poltrona ortopedica come una evoluzione delle poltrone reclinabili, come la massima espressione della tipologia “relax”.

Ma la poltrona ortopedica può essere anche molto altro. Da prendere in considerazione, infatti, vi è la presenza di ulteriori feature. 

Le tipologie di poltrona ortopedica

Sono proprio queste feature a differenziare le varie poltrone e a sancire la distinzione tra le tipologie in commercio.

La funzione più comune è quella alzapersona. Grazie ad essa, la poltrona si alza e si inclina, si abbassa e si ritrae, in modo da facilitare tanto l’alzata quanto la seduta. Lo scopo è di ridurre al minimo lo sforzo per chi soffre di problemi articolari, di esonerarlo da dolorosi piegamenti sulle ginocchia.

Un’altra funzione interessante è quella massaggiante. Lo schienale, ma spesso anche la seduta, è dotata di elettrodi che si muovono, ruotano e vibrano per restituire la sensazione tipica del massaggio. Gli effetti sulla salute non possono essere paragonati a quelli di un massaggio vero e proprio, ma la sensazione di benessere e relax è comunque intensa. 

Ovviamente, un’altra funzione da valutare, per quanto di natura non tecnica, è quella estetica. Le poltrone ortopediche, benché funzionali all’effetto terapeutico, rimangono poltrone e quindi sostanzialmente degli oggetti di arredamento. Da qui, la differenziazione tra poltrone di lusso, di design e ordinarie. Le sfumature sono numerose, e in grado di adattarsi a tutti i gusti e a tutte le esigenze (anche economiche).

Come sceglierla

Il mondo delle poltrone ortopediche è vario, quindi si potrebbe provare un po’ di disorientamento di fronte a così tanti modelli. Come scegliere dunque?

Il consiglio è di tenere bene a mente chi la utilizzerà, le sue problematiche e le sue esigenze. Qualora gli utilizzatori fossero tanti, è bene tarare le feature auspicate per le esigenze del più “bisognoso”. Questo ragionamento è giustificato dalla funzione almeno parzialmente terapeutica che la poltrona ortopedica esercita.

Un altro consiglio è di trattarla per quello è, ovvero come un utile oggetto di arredamento. La valutazione del design non è meno importante della valutazione delle funzionalità. Il design, ovvero l’insieme di linee, forme e colore dovrebbero adeguarsi all’esistente, in modo da evitare lo spiacevole effetto “pugno in un occhio”.

Infine, fate attenzione ai prezzi. E’ raro che una poltrona ortopedica sia proibitiva, ma le differenze sono importanti.

poltrona ortopedica caratteristiche

Quanto costa una buona poltrona ortopedica?

Da qui, l’importanza di stimare anzitempo i costi di una poltrona ortopedica, categoria per categoria. Ebbene, le poltrone ortopediche meno accessoriate costano in genere meno di 2.000 euro. Le più accessoriate superano abbondantemente questa cifra. Quelle che, in aggiunta, esprimono un certo grado di design possono arrivare a 3.000 euro.

La buona notizia è che esistono alcune agevolazioni. 

IVA al 4%. Chi dimostra, mediante documentazione ufficiale, una condizione di minorità fisica accede a uno sconto IVA di ben diciannove punti. La documentazione viene in genere elaborata dall’ASL (ma la normativa cambia in base alla località) e va presentata al rivenditore.

Detrazione IRPEF al 19%. E’ possibile scontare dall’IRPEF il 19% della spesa, per giunta in una unica soluzione. E’ presente comunque una franchigia, che sottrae una parte minima della spesa al meccanismo detrattivo, ovvero 129,11 euro, In buona sostanza, si può portare in detrazione solo il 19% della differenza tra il prezzo finale e la franchigia. 

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