Poltrone per disabili, prezzi ed eventuali agevolazioni: cosa sapere

Le poltrone per disabili hanno prezzi eccessivi? Se lo chiede chi riconosce in questi dispositivi una risorsa fondamentale per far fronte alle difficoltà motorie. 

La buona notizia è che il mercato abbonda di modelli, i quali si sposano con qualsiasi esigenza, non solo quella di favorire la seduta e l’alzata. La cattiva notizia è che, almeno nell’immaginario collettivo, questi dispositivi costano molto.

Ma è davvero così? Lo scopriremo in questa breve ma esaustiva guida, dove forniremo una panoramica dell’offerta attualmente a disposizione, offriremo una stima dei prezzi e daremo qualche informazione utile circa le eventuali agevolazioni attive in questo periodo. 

Poltrone per disabili, dispositivi che cambiano la vita

L’espressione poltrone per disabili è in realtà abbastanza gergale. Anche perché non è detto che questi dispositivi siano utili solo e soltanto alle persone con disabilità. È sufficiente anche una lieve difficoltà motoria per giustificare l’acquisto di queste poltrone. Dal punto di vista tecnico, infatti, sono note come poltrone alzapersona. Anche perché, almeno nella loro versione base, fanno proprio questo: favoriscono l’alzata e la seduta, e quindi l’impiego “naturale” della poltrone.

Chi soffre di problemi alle articolazioni, mancanza di tono muscolare o semplicemente fa fatica a piegare le ginocchia, avverte molto dolore quando si siede e si alza dalla poltrone, la cui seduta è in genere posta abbastanza in basso. Dunque, alla lunga desiste, rinunciando all’utilizzo.

La poltrona alzapersona, invece, si inclina leggermente in avanti e si solleva da terra, in modo da permettere il mantenimento di una posizione eretta proprio nel momento in cui, di solito, le articolazioni vengono sollecitate. Una differenza non da poco, e che permette di vivere gli spazi abitativi con maggiore serenità, concedendosi il meritato relax. 

Le tipologie di poltrone per disabili

Prima di affrontare la questione dei prezzi è necessario offrire una panoramica delle tipologie di poltrone disponibili, che sono numerose. Il mercato delle poltrone per disabili, o alzapersona che dir si voglia, si è nel corso del tempo allargato e approfondito. Qui tratteremo comunque le tipologie più acquistate e apprezzate.

  • Poltrona alzapersona base. Come suggerisce il nome, la sua unica funzione è quella di favorire l’alzata e la seduta, piegandosi per avanti e sollevandosi da terra quanto basta per facilitare i movimenti. 
  • Poltrona reclinabile/ortopedica. È una variante molto particolare in quanto aggiunge una funzione molto utile: la reclinabilità pressoché totale delle sue componenti, schienale compreso. In questo modo, la poltrona può trasformarsi in una sorta di lettino, e garantire un sonno sereno. È un dispositivo per il rilassamento a 360 gradi, molto utile soprattutto per chi ama schiacciare il proverbiale pisolino.
  • Poltrona massaggiante. Infine, troviamo questa tipologia altrettanto interessante e in grado di fornire un servizio di diversa natura, ma utile ai fini non solo del rilassamento, ma anche sanitari. Come suggerisce il nome, questo tipo di poltrona “massaggia”, dando sollievo in caso di problemi articolari e dolori diffusi, regalando un attimo di relax anche a chi non soffre di questi problemi.
Poltrone per disabili massaggianti-1

Poltrone per disabili: prezzi e agevolazioni

È ora di rispondere alla domanda: le poltrone per disabili hanno prezzi elevati? Non esiste una risposta che valga per tutti i modelli. Le cifre infatti cambiano in base ad almeno due criteri: la tipologia e il design. Al netto di ciò, possiamo fornire delle stime molto generali.

Le poltrone alzapersona base, in genere, costano sui 500-800 euro.

Le poltrone ortopediche, invece, viaggiano sugli 800-1000 euro, e d’altronde sono più raffinate dal punto di vista tecnologico.

A costare di più, ovviamente, sono le poltrone massaggianti, che raramente scendono al di sotto dei 2000 euro.

In tutti i casi, occorre tenere in conto un aumento del 30-50% (come minimo) se la poltrona è “di design”, ovvero è realizzata secondo un gusto estetico raffinato, magari moderno.  Ecco alcuni esempi di poltrone reclinabili di design, per potervi fare un’idea della differenza estetica rispetto ai modelli ‘standard’.

È troppo? Fermo restando che il sollievo dal dolore non ha prezzo, va evidenziata una buona notizia. Ovvero, la presenza di ben due agevolazioni fiscali, tali da concretizzare un deciso risparmio. 

Il riferimento è soprattutto alla possibilità di usufruire dell’IVA al 4% (in luogo del 22% standard). Tale possibilità è riservata a chi presenta delle difficoltà fisiche accertate. Dunque, per l’occasione è necessario ottenere un certificato dell’ASL di competenza.

Il riferimento è tuttavia anche alla possibilità di detrarre dall’IRPEF il 19% di quanto speso, per giunta in un’unica soluzione. Sommando queste agevolazioni, si ottiene un risparmio superiore a un terzo della spesa.  Da questo punto di vista, vi invitiamo ad approfondire leggendo la guida dedicata alle agevolazioni fiscali sulle poltrone per disabili.

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