Poltrone sanitarie: cosa sono, quando acquistarle, quanto costano

Le poltrone sanitarie sono una varietà di poltrone che recano beneficio dal punto di vista fisico e finanche terapeutico.

Sono declinate in numerose tipologie, le quali possono esercitare funzioni anche molto diverse tra di loro e comportare una spesa più o meno ingente.

Ne parliamo qui, fornendo una panoramica delle poltrone sanitarie, descrivendo i vari modelli, offrendo qualche consiglio per scegliere quello più adatto alle proprie esigenze. Infine, forniremo una stima dei costi e rifletteremo sulle agevolazioni (eventualmente) disponibili.

Poltrone sanitarie o poltrone per disabili?

In realtà l’espressione poltrone sanitarie è gergale, determinata dagli effettivi vantaggi che l’impiego di questi elementi comporta. In realtà, si dovrebbe parlare di poltrone per disabili o poltrone ortopediche 

Il loro scopo è fornire sollievo a chi soffre di problematiche fisiche, consentendo una certa economia dei movimenti e quindi evitando la pressione sulle articolazioni. 

Le poltrone sanitarie, o per disabili che dir si voglia, sono in commercio da alcuni decenni dunque non stupisce la quantità di modelli a disposizione e il loro grado di differenziazione. 

Esistono poltrone sanitarie ultra-performanti, e che assolvono a più funzioni, magari multi-accessoriate. Esistono poltrone sanitarie più dimesse, che ovviamente garantiscono un qualche beneficio, ma si fermano al minimo indispensabile. 

Anche nella peggiore delle ipotesi, il confronto con le poltrone classiche è “impietoso”. Da qui, la necessità di prendere in considerazione l’acquisto di queste particolari tipologie di poltrone nel caso si soffrisse di problematiche motorie dovute all’età o a patologie vere e proprie. Il riferimento è al mal di schiena cronico, alle malattie del tratto lombare, alle patologie degenerative della cartilagine (es. artrosi). 

Come scegliere la poltrona sanitarie

Il primo passo per scegliere bene una poltrone sanitaria è conoscere le varie tipologie presenti sul mercato. Ecco un prospetto.

Poltrone reclinabili. Queste poltrone si caratterizzano per la totale reclinabilità delle componenti. Dunque, consentono la posizione distesa.

Poltrone alzapersona. Queste poltrone si alzano e si abbassano, ruotando nel contempo, per permettere una più agevole seduta e una altrettanto agevole alzata. Lo scopo è consentire all’utilizzatore di non sforzare le articolazioni. 

Poltrone massaggianti. Queste poltrone spiccano per un meccanismo che, mediante elettrodi, replica l’effetto di un massaggio. Ovviamente l’effetto non è mai realistico al cento per cento, e non può sostituire un massaggio manuale. Tuttavia, è gradevole e in alcuni casi benefico, soprattutto in caso di problemi muscolari. 

Poltrone mobili. Questa tipologia di poltrone si caratterizza per la presenza di rotelle, a cui si affianca un sistema di blocco delle medesime. Lo scopo è permettere la massima movimentazione della poltrona, in modo da spostarla alla bisogna da una stanza all’altra, magari con l’utilizzatore ben accomodato. Il vantaggio è evidente: consentire alla persona disabile di cambiare stanza in tutta comodità, senza doversi alzare. 

Ovviamente, queste tipologie sono “ideali”, nel senso che una poltrona potrebbe essere benissimo sia relax che alzapersona, così come una poltrona può essere relax e massaggiante ma non alzapersona.

Un altro criterio di distinzione è il design. Come tutte le poltrone, anche le poltrone sanitarie possono esprimere un certo pregio estetico oppure apparire più dimesse. Stiamo parlando di elementi di arredamento, benché funzionali e in alcuni casi capaci di esercitare un blando effetto terapeutico. 

Alla luce di ciò, propedeutica alla scelta della poltrona è una riflessione sulle proprie esigenze. Se queste sono “importantI” e pressanti, cagionate magari da uno stato di minorità fisica, è bene puntare soprattutto alle alzapersona. Se ci si limita al mal di schiena, potrebbe bastare una semplice poltrona massaggiante. Negli altri casi, può essere utile una ordinaria reclinabile.

Fondamentale è anche una riflessione sul design, che deve innanzitutto armonizzarsi con l’esistente. Il pregio è oggettivo, mentre l’armonia dipende da tutta una serie di fattori. Se necessario, ci si potrebbe fare aiutare da un interior designer.

Infine, va valutato anche il budget a disposizione, poiché tra i vari modelli possono persistere importanti differenze di prezzo. Orthomatic è un produttore di poltrone sanitarie che offre una consulenza specializzata in merito alla scelta della migliore poltrona per le esigenze del cliente, puoi contattarli per avere tutte le informazioni di cui hai bisogno.

Quanto costano le poltrone relax? Esistono agevolazioni?

Dunque, quanto è necessario spendere per portarsi a casa una buona poltrona relax? Come già accennato, dipende dalle funzioni disponibili e dal design.

Le poltrone più dimesse, che sono a malapena reclinabili ed esprimono uno stile ordinario, potrebbero costare sui 500-600 euro.

Le poltrone più complete in termini di funzionalità e capaci magari di esprimere un ottimo design, possono raggiungere i 2.000 euro.

La buona notizia è la presenza di alcune agevolazioni fiscali. Il riferimento è all’abbattimento dell’IVA dal 22% al 4%. Stesso discorso per la detrazione del 19% dall’IRPEF (peraltro fruibile in un’unica soluzione).

Va detto, però, che l’abbattimento dell’IVA è riservato solo a coloro che possono dimostrare al rivenditore, carte alla mano (in genere rilasciate dall’ASL) uno stato di minorità fisica.

La detrazione del 19%, invece, presenta una franchigia, che è pari a 129,11 euro. Dunque, il beneficio equivale al prezzo della poltrona, meno la franchigia, meno il 19%. 

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