Sistemi di sollevamento manuali: cosa sono e come scegliere

I sistemi di sollevamento manuali sono da sempre necessari per il corretto svolgimento delle attività produttive, di immagazzinamento e di movimentazione. Nel corso del tempo sono state sviluppate soluzioni che, per quanto non facenti uso di elettricità o carburante, riducono al minimo il contributo dell’utilizzatore in termini di forza muscolare. 

Le possibilità sono numerose, e alcune si rivelano adeguate a specifiche classi di oggetti piuttosto che ad altre. Ne parliamo qui, illustrando le caratteristiche dei sistemi più utilizzati e riservando un po’ di spazio a una soluzione che, per efficacia e versatilità, spicca rispetto alle altre. 

Una definizione di sistemi di sollevamento manuali

Per sistema di sollevamento manuale si intende un dispositivo che permette di movimentare un carico più o meno pesante e più o meno ingombrante lungo l’asse verticale o che comunque gli permette di raggiungere diverse altezze. Il tutto, sia chiaro, senza fare uso di elettricità o carburante.

I sistemi di sollevamento manuale dunque necessitano solo di forza muscolare per essere azionati. Forza muscolare che dev’essere di gran lunga inferiore rispetto a quella impiegata per il sollevamento “a mano”. Lo scopo di questi sistemi, da che mondo è mondo, è risparmiare fatica e tempo.

I sistemi di sollevamento manuali possono sfruttare vari principi. Di base, quelli maggiormente chiamati in causa riguardano leve e molle. Il concetto di leva è noto fin dall’antichità e permette di massimizzare l’effetto della forza muscolare, soprattutto quando c’è da movimentare oggetti. Per quanto concerne lo strumento della molla, esso ha trovato la massima espressione solo in tempi moderni, con lo sviluppo di materiali elastici e resistenti.

Le tipologie di prodotti per il sollevamento manuale

Descriviamo ora alcuni dispositivi di sollevamento manuali particolarmente utilizzati soprattutto nelle operazioni di logistica ma anche, in generale, nelle attività produttive (che richiedono movimentazione di materiali e oggetti). 

  • Argano manuale. È quello che comunemente viene chiamato “verricello”, sebbene sia specializzato nella movimentazione verticale. Si fa apprezzare per la semplicità di utilizzo, per la potenza e per la versatilità. Infatti non occupa molto spazio, pesa relativamente poco e quindi può essere trasportato un po’ ovunque, alla bisogna. Se l’oggetto è ben assicurato, può movimentare qualsiasi cosa. Il carico massimo dei prodotti migliori supera abbondantemente la tonnellata. 
  • Paranco. Il paranco è uno strumento utilizzato fin dai tempi antichi. Al centro prevede delle ruote di dimensioni diverse, sulle quali scorrono da un lato delle catene e dall’altro dei supporti per il carico. Quando si tira la catena, il supporto si alza, sollevando il carico. Il meccanismo di funzionamento è relativamente semplice: la forza applicata alla catena viene amplificata dalle ruote e sostenuta da un’altra forza, quella di gravità (che permette di tirare agevolmente la catena). Anche i migliori paranchi possono superare la tonnellata di carico.
  • Muletto meccanico. Ebbene sì, anche i muletti possono essere “manuali”. In questo caso, si spostano in orizzontale grazie a delle rotelle, come se fossero dei carrelli. La movimentazione del carico, ovviamente lungo l’asse verticale, avviene mediante un complesso sistema di leve. L’impiego, pur richiedendo una dose non indifferente di forza muscolare, è relativamente semplice. 
  • Tavola elevatrice. Si tratta di uno dei sistemi di sollevamento manuali più potenti. Appare come una pedana che si eleva con un meccanismo a fisarmonica. Può movimentare fino a svariate tonnellate di carico, anche perché è in genere molto grande. Si aziona con un pedale, applicando una forza muscolare relativamente leggera. Ciò è reso possibile, in realtà, dalla presenza di un sistema di pompa idraulica, che sfrutta la forza dell’acqua.

Uno strumento particolare: il carrello saliscale

Si segnala poi un dispositivo particolare, che permette di movimentare carichi. Uno strumento che non segue in maniera scrupolosa l’asse verticale, pur consentendo agli oggetti di raggiungere altezze elevate: il carrello saliscale.

Il carrello saliscale è esattamente ciò che il nome suggerisce: un carrello che permette di trasportare oggetti e che allo stesso tempo può percorrere le scale.

Esistono carrelli saliscale elettrici che, mediante un meccanismo di movimentazione a energia elettrica (con alimentazione a batteria) si muovono in quasi totale autonomia. Esistono però anche carrelli saliscale manuali, che costano parecchio di meno ma che permettono comunque di trasportare in maniera tutto sommato agevole carichi da un piano all’altro. 

Ovviamente, in questo caso, occorre applicare una certa dose di forza muscolare. L’aspetto positivo è che il design dei carrelli saliscale manuale è pensato per rendere agevole non solo la movimentazione su superfici piane, ma anche sugli scalini. Infatti, sono dotati di gruppi di tre ruote, che “sopportano” anche spigoli ed angoli retti.

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